mercoledì 21 gennaio 2015

Ilva, i Riva e Andrea Guerra

Gli stabilimenti Ilva di Taranto sono ancora oggi di proprietà di Riva Fire, società della famiglia Riva. Mentre si parla di norme e sistemi per salvare lo stabilimento, con un intervento pubblico, si dimentica spesso questo aspetto. Non a caso qualche volta dalle colonne del Sole 24 Ore, viceversa, il dato viene ricordato.
I Riva due giorni fa lo hanno ricordato, chiedendo l'amministrazione straordinaria. Oggi sono stati nominati tre commissari straordinari, uno dei quali è ancora l'attuale Gnudi.

I Riva sono sotto processo a Taranto e - per altri motivi - a Milano, e l'azienda commissariata Ilva ha cercato e ottenuto di poter utilizzare in qualche modo una grossa somma - oltre 1 miliardi di euro - sequestrata ai Riva nel processo milanese.
Ieri Andrea Guerra, il prodigioso ex Amministratore delegato di Luxottica, attuale consigliere del Presidente del Consiglio, che si sta occupando anche della questione, era in audizione davanti alla Commissione Industria del Senato. Vale la pena di ascoltare l'audizione, e di ascoltare anche le altre che il sito del Senato mette a disposizione sullo stesso tema. 

Nell'audizione Guerra ha detto candidamente che non è diventato in pochi mesi un esperto di acciaio, ed ha detto che non è compito suo dire qualcosa su quel che è successo negli ultimi due anni e mezzo. Ma ha detto: "non siamo riusciti a garantire una stabilità" a una società che ne aveva grande bisogno. Ha detto cose banali, come ringraziare coloro che hanno lavorato in questi anni e che Ilva è viva, nel senso che quello che riesce a produrre lo vende, e anche subito.

Ha detto che serve andare rapidi, e pure questo lo abbiamo sentito spesso. Ha detto che "qualunque piano" si regge sulle risorse sequestrate a Milano, perché bisogna poter iniziare ad adempiere agli obblighi ambientali, e per farlo servono soldi, e le somme sequestrate devono arrivare all'Ilva. Ma quei soldi, sequestrati a Milano in un processo diverso da quello di Taranto, poco hanno a che fare con gli adempimenti ambientali di Ilva. E gli avvocati dei Riva lo sanno.

Insomma: Guerra non sembra un fenomeno, Usa un sacco di aggettivi (in particolare straordinario) ma non ha dato risposte diverse da quelle che leggiamo da tempo.
Ma l'audizione, insieme a tutte le altre, va sicuramente ascoltata.

lunedì 5 gennaio 2015

I vigili di capodanno

A Roma la notte di capodanno non erano in servizio - perché malati o finti malati - pare otto vigili su dieci.
A Roma la notte di capodanno non è successo niente. L'unica notizia che si trova sulle agenzie e in rete è quella dei vigili che non stavano lavorando.

A Roma dunque quei 700 vigili che sarebbero stati "necessari" la notte di capodanno non servivano a una beneamata ceppa.

Se non servivano la notte di capodanno, vien da pensare, non sarà che non servono proprio? Quale migliore occasione per fare un po' di revisione della spesa?

L'ipotesi sfiora qualcuno, o vogliamo continuare a parlare dell'aria fritta?