mercoledì 6 aprile 2016

Che cos'è la colmata di Bagnoli

Che cosa è la colmata di Bagnoli? Il presidente del consiglio Renzi ha detto che ora la tolgono, e che è anzi "la più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. La colmata di Bagnoli è una piattaforma di cemento e di loppa – ovvero il materiale di scarto dell'altoforno – costruita sul litorale di Bagnoli negli anni '60 per venire incontro alle necessità dovute all'ampliamento dell'Ilva-Italsider. Quando l'impianto chiuse ovviamente rimase lì, e da allora - metà degli anni 90 - si discute di cosa farne. La questione colmata è da alcuni decenni uno dei nodi più discussi nella procedura di bonifica: c'è chi ritiene che la struttura non vada rimossa, essendo inerte, e che anzi sarebbe rischioso rimuoverla e chi invece – anche invocando le norme sul ripristino della linea di costa – afferma che è prioritario rimuoverla. Una delibera dell'Amministrazione comunale chiese tempo fa che la rimozione sia fatta da Fintecna, società che è concessionaria dell'area dell'ex acciaieria è che è l'erede di Italsider. A questa delibera diede ragione un anno fa il Consiglio di Stato. Per la verità in un primo momento De Magistris pensò anche di tenersela, la colmata, e provo a chiedere nuove indagini per stabilire se fosse inquinata. Ma non si fa fatica a trovare impegni tra governo e autorità locali e addirittura protocolli firmati per la rimozione della colmata. Questo per esempio è del novembre 2007. Dieci anni fa, quasi. 
In ogni caso la rimozione costa, parecchio. 
In un position paper recente gli industriali napoletani invitano le autorità a scegliere una strada, una qualsiasi, perché anche mantenere la colmata, dicono, si può: hanno fatto così in altre città importanti come Marsiglia o Barcellona, che hanno fatto delle loro colmate delle risorse. Basta che qualcosa si decida. 
Ps: per un racconto sulla dimissione della Italsider di Bagnoli da leggere assolutamente Ermanno Rea, La dismissione, Feltrinelli. 

venerdì 1 aprile 2016

Al di là di Guidi, Boschi e dei pm: è giusto l'emendamento di cui tutti parlano?

Dopo le dimissioni del ministro Guidi il governo - per bocca del presidente del consiglio e della ministra Boschi innanzitutto - si sono affrettati a ribadire che il merito della questione, ovvero l'emendamento inserito nella legge di Stabilità, era e rimane giusto. Boschi ha spiegato giustamente che come ministro per i rapporti con il Parlamento gli emendamenti governativi sono tutti da lei firmati. Ha poi aggiunto che quello, in particolare, lo rifirmerebbe domani mattina perché "Tempa Rossa è un progetto strategico per il Paese".
Non per fare i precisini, ma quell'emendamento non riguarda Tempa Rossa. Non direttamente. L'emendamento inserito nella legge di Stabilità dopo esser stato stoppato dal presidente della Commissione Ambiente della Camera Realacci (non da un grillino) durante l'esame della cosiddetta legge "Sblocca Italia", infatti, prevede che per le opere necessarie al trasporto, allo stoccaggio e al trasferimento di idrocarburi sia in raffineria che nei terminali costieri o nelle infrastrutture portuali basti la competenza autorizzatoria del Ministero dello Sviluppo Economico. Si chiama procedura speciale e consente in pratica al governo di saltare e semplificare molte procedure per superare le resistenze locali niente affatto infrequenti per opere considerate "strategiche".
Ovviamente, certo, Tempa Rossa c'entrava, perché il problema del giacimento lucano è che le estrazioni poi devono arrivare alla Puglia. In particolare a Taranto. L'emendamento inserito nella legge di Stabilità consentiva di "sbloccare" Tempa Rossa, come scriveva in quei giorni Il Sole 24 Ore. Ma la legge non riguarda solo Tempa Rossa: dice che sono strategiche, dunque sottoposte alla sola autorizzazione del Mise, tutte le opere finalizzate alle cose di cui sopra: trasporto, stoccaggio, trasferimento di idrocarburi... 
Il presidente della Commissione Ambiente Realacci dice in questa intervista a Radio Radicale che lui bloccò quell'emendamento, inserito nella legge Sblocca Italia, perché gli sembrava un po' troppo ampio, prevedendo procedure speciali per una tale quantità di opere. Poi quell'emendamento entrò nella legge di Stabilità, blindata dalla fiducia, ed è diventato legge, come oggi abbiamo scoperto Ma non vuol dire che gli argomenti di Realacci (non di un grillino) siano venuti meno. O no?