lunedì 29 settembre 2014

Cofferati e l'articolo 18

Cofferati ha appena pubblicato una riflessione in cui pretende di spiegare perché sarebbe in corso un "assalto all'articolo 18". Per farlo cita un intervento parlamentare di Ugo Spagnoli del 1966. Quell'intervento, dice Cofferati, era alla fine del dibattito sulla introduzione nell'ordinamento italiano della "giusta causa" per poter licenziare.
Il fatto è che quel dibattito e la norma che ne nacque non c'entrano nulla con l'articolo 18. Che è di 4 anni dopo, e che regolò la giusta causa. E' dunque collegato a quel dibattito, ma non c'entra con il tema in questione: se un licenziamento è illegittimo, cosa può ottenere un lavoratore? Secondo lo Statuto dei lavoratori, quando un licenziamento è giudicato illegittimo da un giudice, che valuta se ci sia o no la giusta causa, il giudice dispone il reintegro. Ma vale solo per le aziende con più di 15 dipendenti.
Sotto, la dignità del lavoratore non è un criterio, evidentemente.
Qualche anno fa si fece un referendum per estendere l'articolo 18 alle imprese con meno di 15 dipendenti. Cofferati non andò a votare,

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