giovedì 2 ottobre 2014

La storia degli ebrei (e degli altri)

Ogni tanto mi capita di vedere, da qualche militante di twitter o di facebook, quella cartina che dovrebbe spiegarmi il conflitto israeliano-palestinese, dove si vede di quanta terra si sono impadroniti i perfidi ebrei e quanta ne hanno sottratta ai poveri palestinesi. Durante l'ultimo attacco a Gaza ne è venuta fuori pure una con l'Italia, per mostrare il termine di paragone. E vabbè. E' sconfortante, ma d'altra parte non ci si può fare niente.
 L'informazione, il modo in cui ci si informa, la conoscenza delle cose, la storia: non sono merci molto diffuse, e in rete ancora meno. Basta sparare fregnacce, e possibilmente con i punti esclamativi, qualche foto d'effetto, qualche maiuscolo.
Però, siccome non mi scoraggio, vorrei che tutti leggessero il bellissimo libro di Simon Schama "La storia degli ebrei in cerca delle parole". Nell'indice dei nomi non ci troverete né Abu Mazen né Netanyahu, e neppure Rabin, e nemmeno Golda Meir. Neppure Renzi.

La storia è fino al 1492, quando - oltre alla scoperta dell'America accadde qualcosa di importante per gli ebrei (cercatelo su Wikipedia).
E il bello è che di Gaza e della sorte dei poveri pescatori, ma pure delle famiglie che vivono al confine e che si beccano i razzi di Hamas, improvvisamente vi importerà pochissimo.
Scoprirete - in un libro che fa venire voglia di leggere la Bibbia, di andare a vedere musei sperduti, di imparare l'ebraico e l'aramaico - un sacco di cose. Alcune molto più brutte della operazione piombo fuso.
Io ne ho scoperte un sacco, compreso che nell'isola Elefantina in Egitto c'era una comunità ebraica, c'è stata una sinagoga, e non è che fossero così ligi ai libri sacri.
Il libro viene da un ciclo di trasmissioni fatte dalla Pbs, 

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