venerdì 3 ottobre 2014

Povertà

Il ministro Poletti, ieri in Commissione Affari Sociali, ha parlato di come è andata la sperimentazione della SIA, che sta per Sostegno per l'inclusione attiva, uno strumento di lotta alla povertà lanciato un anno fa dal governo - allora c'era il Ministro Giovannini.

Lo strumento è stato lanciato in via sperimentale in 12 città ed è stato elaborato un primo rapporto su come ha funzionato la sperimentazione: circa 7000 nuclei familiari, circa 27 mila persone. A queste persone - con una specie di carta di credito prepagata - sono andati circa 27 milioni di euro.
Dunque circa 1000 euro a persona. Ma la notizia è che solo tre città delle 12 - Catania, Palermo e Torino - hanno impegnato tutto il budget impegnato nel programma. A Napoli per esempio c'erano quasi 9 milioni di euro, ma ne sono stati impegnati meno di 6 milioni. Le domande sono infatti state oltre 2800, ma oltre 1500 non avevano i requisiti per poter accedere alla Sia.
Il punto infatti pare essere quello dei requisiti: un Isee inferiore a 3000 euro e una lunga serie di requisiti di povertà.
Ma il senso è chiaro: trattandosi di una misura per quelli veramente poveri, doveva essere diretta a loro.
E' possibile tuttavia che a Napoli ci siano state solo 1500 famiglie, ovvero solo 6000 persone, che potessero accedere a questo strumento?
Il dato contrasta abbastanza brutalmente con i titoli dei giornali, quando escono i dati Istat, secondo i quali le persone povere in Italia sarebbero milioni.
Ma il problema è che la povertà di cui parla l'Istat è la povertà relativa. Che vuol dire che se due persone spendono 972 euro al mese o meno sono povere.
Ovvio che così ci rientra una cifra di gente.
Diversa è la povertà assoluta, che invece è calcolata su una soglia di beni e servizi considerati essenziali. Al di sotto di quella soglia, si è poveri in assoluto. Il valore cambia per area geografica, ma per capirci è povera una famiglia di due persone in età da lavoro che in una area metropolitana del sud spende meno di 800 euro. Se si è in due con tre figli minori la soglia di spesa al di sotto della quale si è poveri in assoluto è 1480 euro.
In totale le persone in povertà assoluta sono oltre 6 milioni, e 3 milioni e mezzo sono nel sud.
Ma di questi - secondo me - molti ce la fanno ad arrivare a fine mese. Sono persone e famiglie per le quali una spesa imprevista, una malattia, un problema improvviso, possono essere un bel problema. Ma non sono persone che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena.
Quelli, o almeno quelli che hanno chiesto aiuto allo Stato attraverso la Sia, a Napoli sono meno di 6000.

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