giovedì 11 giugno 2015

I diecimila morti da suicidio per la crisi in Grecia ("fai migliaia", cit)

Da stamattina, quando l'ho letto sul sito del Corriere, non riesco a levarmi dalla testa quel numero: "Il conto della disperazione", ovvero i "diecimila suicidi in cinque anni" che ci sarebbero stati in Grecia.

Come per gli imprenditori che all'improvviso pare si suicidassero come mosche, come per il femminicidio, ho subito avuto l'impressione di numeri messi lì a caso, tutti da verificare.
In questo caso il titolo era tra virgolette. Ma sono parole di un medico, anzi del direttore di un ospedale, e uno si dice "lui lo saprà".

Il fatto è che di questi diecimila non si trova traccia. Il medico - per dare maggior peso retorico al suo urlo - tira in ballo pure la guerra nei Balcani.
Ma gli unici dati che ho trovato sono questi: uno studio sulla correlazione tra la crisi e il tasso di suicidi che sale in Grecia.

E poi i numeri assoluti citati da un rapporto Ocse del 2014 che dicono che in Grecia "the absolute number of deaths due to suicides increased substantially in recent years, from 328 in 2007 to 477 in 2011 and 508 in 2012 (Hellenic Statistical Authority, 2014). This amounts to an increase of over 50% during this five-year period. Nonetheless, the suicide rate in Greece remains relatively low compared with other countries, although this can be explained at least partly by under-reporting",

Anche ad immaginare una strage a colpi di 20 suicidi al giorno tra il 2013 e il 2014 a diecimila non ci si arriva.
Infine: il tasso di suicidi in Belgio era nel 2012 18 e qualcosa ogni centomila abitanti. In Grecia nello stesso anno era 4 e qualcosa.
Per fortuna. Poi dice "fai migliaia" (Luca Sofri)

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