Ho sentito e risentito l'intervista alpresidente del Copasir Giacomo Stucchi su RaiNews24 per cercare di cogliere
l'allarme che avrebbe lanciato. Almeno stando ai titoli di gran parte
di giornali, agenzie, siti di informazione. E invece ho sentito toni
molto bassi.
Stucchi è un esponente della Lega che da presidente di
quell'importante organismo ha imparato a parlare senza dire
sciocchezze come fanno alcuni suoi colleghi di partito.
Ebbene, anche in questa circostanza cerca di farlo.
Per
esempio ridimensionando le domande un po' azzardate. La giornalista
di Rai News 24 gli chiede se è “una realtà concreta” che
possibili terroristi arrivino in Italia con i barconi. Lui risponde: no, non è una
realtà concreta, è una possibilità. Visto che da Sirte l'Isis sta
scappando, è possibile che quelli che scappano “potrebbero anche
considerare” la via del mare, i barconi verso l'Europa, “è una
possibilità, non una certezza”. Stucchi fa di più: dice che mentre qualche tempo fa questa possibilità era del tutto esclusa perché non aveva senso che l'Isis mandasse un miliziano addestrato e pronto alla guerra santa a rischiare di affondare al largo di Lampedusa, ora - con il casino che c'è in Libia - magari potrebbero scappare in questo modo. Una fuga, più che una strategia del terrore.
Dice: ma ci sono le temibili
scritte contro Roma sui muri di Sirte. E Stucchi pazientemente
ricorda che se è per questo ogni mese sulla rivista in inglese di
Daesh-Isis ci sono le stesse minacce, si sono viste le immagine
photoshoppate di San Pietro con la bandiera nera, c'è la minaccia ai
cristiani e ai crociati eccetera. Però, dice Stucchi, “io non vi
leggo un riferimento diretto a Roma ma alle comunità occidentali e
alla cristianità in generale”.
E d'altra parte attentati ci sono
stati ovunque, a Parigi, a Nizza, a Bruxelles, in Germania. In Italia
a parte un pazzo armato di machete nelle strade di Milano che non era
dell'Isis, non si sono visti attentati. Ma potrebbero esserci.
Dice: ma le notizie sul passaggio di
infiltrati jihadisti tra i profughi? Stucchi sempre paziente risponde
che occorre contestualizzare, “se ci sono stati passaggi” di
potenziali miliziani dell'Isis “non vuol dire che siano ancora
presenti” e comunque “non ci sono allarmi puntuali su obiettivi
precisi” per l'Italia. Non vuol dire, ovviamente, che l'Italia sia
al sicuro.
Stucchi probabilmente avrebbe voluto dire alla giornalista
che finora gli attentati in Europa li hanno fatti tutti militanti
islamici residenti in Europa, non provenienti dalla Siria in guerra.
E – a giudizio di chi scrive – ai libici o non libici che stavano
a Sirte dell'Italia non importa molto.
Ma ormai il circo è partito e
domani leggeremo sui giornali dell'allarme che viene da Sirte via
barcone. Forse sul barcone, ma verso Sirte, bisognerebbe mandarci mezza stampa italiana.
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