lunedì 16 novembre 2015

Come difendersi da chi spara per le strade?

Come ci si difende da chi esce in strada e spara? E' questa, in fondo, la domanda che ci si dovrebbe fare di fronte agli attentati di Parigi. Invece tutti parlano d'altro, stanno attaccati alla televisione, seguono minuto per minuto le notizie su inseguimenti e allarmi cessati; rispolverano quelle tre o quattro cose sull'Islam (non hanno avuto la riforma, principali differenze tra sciiti e sunniti, il ruolo dell'Arabia Saudita che lo sanno tutti finanzia generosamente il terrorismo, la Siria e l'Iran) in attesa di dimenticarsene. 
Quelli che dicono che i morti musulmani sono molti di più. 
Quelli che dicono che nessuno ha pianto per i russi morti su un aereo partito da Sharm El Sheik o per i 40 cittadini di Beirut. 
Quelli che dicono che ci vuole la guerra, quelli che dicono che così si rischia di allevare altro terrorismo, quelli che dicono che è colpa del comunitarismo britannico, chi invece che è colpa dell'assimilazionismo francese, quelli che invece il problema è il welfare generoso del nord Europa, chi invece che sarebbe la povertà che ha creato una generazione di disperati. 
Quelli che uno degli attentatori è passato per la Grecia, quelli che no non era lui gli hanno rubato il passaporto. 
Quelli che non bisogna far entrare i profughi. 
Per esempio negli Stati Uniti la metà degli Stati non vuole accogliere i siriani. 
Per la cronaca, vale la pena di ricordare che solo dal primo di gennaio negli Stati Uniti ci sono stati più di 11 mila morti da armi da fuoco. 
Lo dice il meritevole archivio Gun violence.
Dice: ma mica sono stragi di massa.
Ok: solo le mass shooting hanno fatto dall'inizio dell'anno 291 tra morti e feriti. In America, mica in Iraq. Decine di sbroccati, disperati, convinti di finire in un paradiso qualsiasi, impasticcati, suprematisti o nazisti dell'Illinois, satanisti o semplicemente ubriachi si aggirano armati per le strade. 



Per dire: il 13 novembre a Jacksonville, in Florida (Stato che non vuole i siriani) sono morte 4 persone per mano di un tizio. Che - tra l'altro - era stato arrestato pure due anni fa per un tentativo di strangolamento e poi rilasciato. Per dire. 

Che ci puoi fare, se incontri un tizio così per strada? Bombardi la Florida?

Gli attentatori, pare, si sarebbero tutti fatti esplodere tranne uno, quello sulle cui tracce sarebbe la polizia di mezza Europa, Salah Abdelsam. Io penso che se questo non si è fatto esplodere c'è speranza che non si sia proprio bevuto il cervello, si sarà reso conto all'ultimo momento che la cosa proprio non aveva senso. Che tra ammazzarsi urlando Allah è grande e scappare era meglio scappare. Una cosa che, per come la vedo io, vuol dire speranza. Perché - come dicono nei film - non è finita fino a quando non è finita. 

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