mercoledì 28 giugno 2017

"Guilty? I feel proud". Ecco un "trafficante di uomini".


Sul sito di Al Jazeera trovate un bellissimo servizio con intervista ad un uomo, Mohammed Lamine Janneh, che si autodefinisce "mediatore".

E' uno che organizza il viaggio dal Gambia all'Europa per tanti disperati (hopeless, li definisce) che tentano di arrivare in Europa. Non si considera un essere spregevole né pare sia considerato spregevole da quelli che si rivolgono a lui. Che anzi lo considerano un eroe.

Da quel che dice ha una rete di contatti che consentono ai suoi clienti di andare da Banjoul, la capitale del Gambia, all'Italia. Spesso non si fermano da noi, dice, perché preferiscono andare in Germania, in Svezia, Finlandia, Svezia. Si fa pagare 2000 dollari, e questi soldi gli servono per pagare i vari suoi uomini lungo il percorso: Mali, Niger, Libia. Il percorso in Libia è quello più pericoloso e capita che i suoi clienti vengano rapiti dagli arabi ("those arabs..."). Che, dice, chiedono altri soldi.

Lui dice che nessuno dei suoi clienti è morto in mare. Dice anche che i suoi clienti più anziani, arrivati in Europa prima, gli servono per aiutare i nuovi arrivati e che ha una discreta reputazione.
Vale la pena di guardarlo tutto. 


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